Kaala è nata con del sangue estraneo, il branco non accetterà mai lei e i suoi fratelli, così il capobranco provvede subito ad eliminare i suoi fratelli, ma quando è il suo turno, Kaala difende il suo diritto di vivere, e l’intervento provvidenziale dei Grandi Lupi, la salva dalla morte che non ha risparmiato i suoi fratelli di cucciolata. Sua madre verrà cacciata dal branco ma a lei sarà permesso vivere, benché sia presagio di sventura, la piccola lupa potrà crescere, anche se fortemente ostacolata dagli altri cuccioli.Devo ammettere che leggendo i primi capitoli di questo libro, ci si trova davanti ad una favola dal sapore antico, una di quelle storie che sembrano tramandate alla sola luce di un fuoco, attorno al quale un giovane popolo umano fa il suo ingresso nel mondo. La storia di Kaala è vista e narrata con gli occhi di un lupo, e ci trasporta ad un’epoca in cui l’uomo e la fauna dipendevano dal fragile equilibrio dell’ecosistema; la valle, che è teatro della storia, ha le sue leggi che se infrante minacciano la sopravvivenza non solo dei lupi ma dell’intera vallata.La morale è sempre quella che se si rispetta la natura e le sue leggi, tutti possiamo prosperare, mentre se non si ascolta il suo richiamo di aiuto o non ci si sottomette alle sue minacce, si rischia di perdere tutto. La trama però non bacchetta solo la visione autoritaria del mondo umano che si pone al di sopra di tutte le creature, ma mostra anche come l’incomprensione tra creature possa minare l’equilibrio. Inoltre la visione quasi intollerante per un lupo nato con sangue estraneo, ci porta anche a riflettere sui conflitti che l’integrazione dell’elemento o persona “diverso/a” porta; il tutto viene mostrato con semplicità senza mai esasperare l’esclusione di Kaala dal branco e senza mai mostrare gli umani come esseri troppo orgogliosi del loro ingegno.Lo stile della narrazione è semplice e lineare, ho apprezzato che unità di misura e visione globale fossero a norma di lupo, una cosa che permette al lettore di vedere e vivere questa storia con i gli occhi di un lupo. Può sembrare una cavolata ma adattare il testo alla visione del personaggio che racconta in prima persona i fatti, non è così banale o scontato, soprattutto se chi veste i panni del narratore è un lupo, in quanto tale, non vede il mondo come lo vediamo noi umani, anzi, noi stessi gli appariamo molto diversi di come ci potremmo descrivere.È chiaro che c’è nella storia una buona ricerca in merito alla vita quotidiana di un branco, i lupi non sono cani selvatici, hanno delle regole e una struttura sociale che rispetta leggi e comportamenti. Non so se tutto quello che viene descritto sia reale o se alcuni comportamenti siano adattati a situazioni e trama (purtroppo non sono un’esperta del settore), ma è evidente che non è una storiella pensata e scritta con leggerezza, lo dimostra la cura con cui viene narrata la crescita di Kaala e l’inserimento o abbandono dei cuccioli deboli. La legge della natura parla chiaro, e l’autrice non ha paura di darle voce.In definitiva quattro stelle, non si tratta dal solito libro, e sinceramente è una lettura che lascia molto a chi si sofferma alla sua lettura. Lo consiglio a giovani lettori amanti della natura selvaggia perché ricordino sempre ce l’equilibrio è più di una semplice morale. All of the characters are flat and one-dimensional and the entire novel has a very YA feel to it. The main character Kaala, makes stupid decisions one after another, causing the reader to lose sympathy for her. The writing is decent, but unevenly paced and slow in the middle of the book. The mythology is fairly original, but if you want a mindblowing book about wolves, I would definitely recommend The Sight by David Clement-Davies instead.
What do You think about La Promessa Dei Lupi (2008)?
I loved this book even more than I could think. Simply great! Really need the rest of the serie.
—Lcmendez
Wolves are my favourite animal, so I was delighted when I found this book. Brilliant read.
—barkingmad8
love the canine books, especially from the point of view of the wolf
—bakul
It didn't hold my interest. There's better wolf fiction out there.
—babi