Spassosissima e meticolosa descrizione del Bar Sport. Per chi, come me, ha un preciso ricordo dei bar anni 70-80, troverà che i locali erano proprio come descritto nel libro: la pasta Luisona, il telefono a gettoni nell’angolo più scomodo, e la fauna degli avventori! In tutti i bar che si rispettino c’era sempre il vecchietto, o il tuttofare, o l’”esperto”, chiamato anche “tennico”. Rileggere questo libro mi ha portata indietro negli anni e, anche se ero solo una bambina, i miei ricordi sono chiarissimi ed esattamente descritti dall’autore. Memorabile la descrizione del “Bonivelli-tuttofare”, che lavora alacremente dal lunedì al venerdì alle otto, e che poi si “beve” tutto quello che aveva guadagnato durante la settimana. Per tre giorni nulla poteva smuoverlo, tranne un allagamento che minaccia di annacquare il vino nella cantina di casa Lasagna.Più che un libro, sembra un documentario: Benni si sofferma su ogni singola componente del tipico Bar Sport, cogliendone l’essenza e dando vita ad un divertentissimo teatrino che mostra uno spaccato della vita nei paesetti di provincia. I divertimenti come il flipper, il calcio balilla o il biliardo fanno oggi sorridere per la loro semplicità, abituati come siamo a vedere il divertimento solo in cose costose o addirittura pericolose. Vedendo certi atteggiamenti di taluni moderni “giovinastri”, mi vien da pensare che, se da piccoli si fossero mangiati una Luisona o si fossero pappati una bella manciata di Boeri, forse oggi avrebbero un po’ più di buon senso e si divertirebbero con molto meno. Non vorrei fare il sentenzioso, ragazzi, ma capisco che per chi (a differenza di Benni e ahimè del sottoscritto) non ha vissuto e frequentato i Bar della Bologna degli anni 60-70 quell'universo può sembrare alieno come "le navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione". Il fatto è che quei personaggi (il cinno, la luisona, l'esperto di calcio, ecc) esistevano davvero ed erano tali e quali, con un'aggiuntina del senso di assurdo di cui la prosa di Stefano è maestra. Per questo quando leggo e rileggo i capitoli di Bar Sport continuo a rotolarmi dalle risate miste a un sottofondo di rimpianto e nostalgia e non mi adiro se qualcuno può giudicare quelle righe assolutamente incomprensibili ed assurde...
What do You think about Bar Sport (1976)?
La prima pagina, da sola, vale come mille libri di questo genere.
—faith