Thomas Bishop è stato un bambino tremendamente abusato. Dentro di lui sono stati per anni e anni instillati mostri, demoni, i semi della futura follia e del diavolo che si impadronirà di lui."Troppo tardi! Creature oscure e irrazionali si infiltravano attraverso i muri. Demoni sanguinari che balzavano, straziavano, strappavano i muscoli dalle ossa. Artigli folli che laceravano la carne, enormi bocche spalancate che ingoiavano interi intestini, il cuore, il fegato, i reni strappati, mentre la cinghia colpiva e colpiva e loro urlavano entrambi per il terrore indicibile, gli occhi ciechi che lentamente si infossavano, i corpi frenetici, vivi nel dolore, sprofondavano lentamente in un sonno silente"È stato abusato dalla madre, Thomas. È stato concepito e allevato dall'odio, dall'odio cieco e folle di una donna la cui vita era stata a sua volta abusata da uomini infernali. Thomas si è nutrito di follia, di paure, di angosce, di demoni che si avvicinano nel buio della notte per trascinarti in un vortice. L'unico modo che trova per sopravvivere è rifugiarsi lui stesso nella follia: la vittima deve diventare carnefice, e così facendo, avere modo di tornare ad amare la madre-carnefice identificandosi con l'uomo-carnefice, ovvero l'unico pensiero-ossessione della donna e quindi in qualche modo unico suo amore. Identificandosi dunque con il presunto stupratore della madre, e innalzando questa figura a suo personale dio malato."Suo padre si chiamava Caryl Chessman. Il fatto di aver avuto un altro padre fu dimenticato. Nella memoria ferita del ragazzo, colma di mostri e demoni infernali, di sofferenze e di punizioni spaventose, di donne che soffrivano e di uomini che le facevano soffrire, il nome di suo padre brillava. Voleva diventare come lui.""Le donne vivevano in una costante e perpetua agonia, forse condannate da una maledizione divina. Mettevano al mondo la vita nel dolore, sapendo che l'unica conseguenza sarebbe stata la morte. Questa consapevolezza, viscerale e inevitabile, le faceva impazzire oltre ogni sopportazione. Nel loro orribile tormento si scagliavano contro gli uomini, contro quelli che avevano dato loro il seme della vita e le avevano condotte quindi alla dannazione e alla morte. Usando ogni possibile stratagemma, seducevano, asservivano e distruggevano ogni uomo alla loro portata, istintivamente, in una titanica battaglia senza tregua per la sopravvivenza, in un mondo totalmente impazzito. Ma non potevano vincere, naturalmente. Erano condannate perché senza la morte non c'era vita e, mentre nella loro mostruosa sofferenza cercavano di uccidere chi donava la vita, accettavano nei loro corpi grotteschi il seme che portava la morte. Così l'orrendo circolo continuava ininterrotto, lasciando solo vittime nella sua scia insanguinata. Infine Bishop realizzò che i demoni che infestavano i suoi sogni non erano solo mostri femminili che dovevano essere distrutti perché malvagi, ma donne che avevano sofferto orribilmente e desideravano terminare il loro inenarrabile tormento con la benaccetta benedizione della morte. Che il male incarnato e la sofferenza inaudita potessero abitare nello stesso corpo gli appariva normale quanto una donna con due seni."Thomas accetta l'eredità. Thomas accetta di perpetrare a sua volta violenza, accetta il ruolo a cui sua madre l'ha destinato in quanto maschio. E comincia ad uccidere, a distruggere, perché solo così può placare i demoni che continuano a tormentarlo, immerso in una follia che rimane molto lucida, perché molto chiaro è per lui l'obiettivo che deve raggiungere.Io ti troverò è due romanzi in uno, in cui una trama di genere si fonde magistralmente con una scrittura e uno stile non di genere. Non avendo mai amato io le forse inevitabili forzature e spiegazioni stiracchiate presenti nelle trame di genere, trovo questo libro semplicemente spettacolare. Tutto è costruito con precisione, con attenzione al dettaglio. L'autore si prende tutto il suo tempo per narrare con cura le varie esistenze coinvolte nella storia, per tratteggiare vividamente e realisticamente i personaggi e le loro personalità, dimostrando anche una notevole abilità nel descrivere in modo plausibile le inevitabili sfaccettature psicologiche del protagonista. Nulla è lasciato al caso, nulla viene affrettato: noi e l'autore seguiamo passo passo il serial killer e coloro che lo inseguono, stando al fianco a volte della volpe e a volte del segugio. Seguiamo insieme a loro l'evolversi naturale della follia omicida. Le 800 pagine del romanzo sono tante solo perché anche noi avvertiamo la pressione del tempo, l'urgenza della cattura e l'angoscia delle vite spezzate come se fossimo realmente lì dentro la trama, attendendo quindi la svolta decisiva ad ogni capitolo.
If you are a fan (and I use the term loosely) of serial killers such as Edmund Kemper the you will love By Reason of Insanity. The story of mass insane killer Thomas Bishop and the fixation of a young hungry reporter Adam Kenton to find Bishop and bring him to justice. This is a brutal and at times graphic story travelling deep into the mind of a mass murderer as he conducts his war against the world in his attempt to explain and show his hatred of women as he butchers his way across America. If I was to level one small criticism I would question the constant introduction of new characters (some remaining for a very short time) which tends to make the storyline a little over complicated causing the reader to have to refresh his memory on occasions. For a big novel the storyline moves at a frantic pace and makes for a fantastic read with a little unexpected and well thought out "sting in the tail" on the very last page.....I actually rated the book 4.5 stars and have bumped up to 5 stars simply because By Reason of Insanity was first published in 1978 and still has the power to shock and frighten many years later. Some will say this is the book by which all other serial killer novels should be compared and judged and they are not wrong!
What do You think about By Reason Of Insanity (2015)?
Nonostante sia un libro scritto più di 30 anni fa, sia lo stile sia il contenuto sono molto attuali ed è facile capire perchè molti autori ben più noti si siano ispirati a questo lavoro di Stevens per i propri best sellers.... La storia segue la vita di un giovane ragazzo con problemi psichiatrici che sfoga le proprie paure e pulsioni su un numero considerevole di donne, rendendosi il ricercato n°1 negli Stati Uniti, braccato da polizia, mafia, politici e mass media come il nuovo Jack Lo Squartatore; il libro a tratti è molto crudo, il ritratto del protagonista affascina nella sua complessità e perversione, e si ha davvero voglia di scoprire se,come e da chi verrà fermato... l'unica pecca che posso riscontrare? Penso si potessero risparmiare un centinaio di pagine, a tratti i racconti dei meccanismi che animano giornali e politica sono un po' pesanti... comunque consigliato!
—Monica Madrazo
Stevens tells an enjoyable tale about Thomas Bishop who escapes (quite masterfully) from a mental health facility and begans to cross the US killing women in vicious ways. This book was written in the 1970's right when mass murders were becoming the rage with the likes of Charles Manson and such. Stevens gives you a look into Bishop's backround. He was raised by a mother who beat him with a leather strap a lot till he couldn't take it anymore and he killed her resulting in his residencey at Willow, which was a mental facility. His father was killed in a robbery by one of his fellow robbers. His mother was also convinced his real father was Caryl Chessman who was arrested, convicted and killed for robbery and rape in the 1940's. Thus Thomas thinks Chessman was his father and he begins murdering women to please his father. Some enjoyable twists at the end.
—Brent Soderstrum
This is a grisly account of the pursuit of an escaped mental patient on a murder rampage.Story-wise it is gripping, with plenty of interesting subplots, but I am 230 pages into this and I'm asking myself, "Do I know these characters yet? Are they interesting?" And I have admit, NO.This is a great story, it moves along well, but I find it reads more like a journalist's account or documentary of events. If I were to read a sprawling essay on the Manson killings or Jeffrey Dahmer, I feel it would have the same feel as this novel. But I need more than that to keep my interest. I need characters I can sympathize with, care about, hate, any feeling at all, but at least get me feeling something for them.Although I did feel disgust for Thomas Bishop's actions, he was a cardboard character. For all the torment he went through as a child I felt merely as an apathetic bystander. There were insights intohis thoughts, but not enough for my needs to get a full handle on him. By the time I was halfway through the novel I really didn't care what was going to happen next.Now, before I turn people off this novel I must stress this: if you're into grisly killings and the anatomy of a manhunt, but don't mind the missing ingredient I feel was missing, do NOT miss this novel! I just happen to feel character development (such as in Connelly and Lehaneand Block's novels) is utmost important in this genre and few novels will hold me if it's missing.
—Bill