Riporto l'opinione su questo libro pubblicata sulla bacheca di facebook di una amico:"[Poi discutiamo di mercato digitale, editori e metadati] Questo è uno dei romanzi più inquietanti e complessi che abbia letto negli ultimi 10 anni. Io ci ho scritto sopra un paio di pagine in uno dei miei libri, ma tu, che sei l'editore, almeno raccontare nella sinossi di cosa parla? :)"Comincio dal fondo. Questa la sinossi della versione italiana: "Un presente fatto di morti misteriose, un segreto che affonda le sue radici in un passato lontano, un'invenzione che può cambiare il futuro dell'umanità. Il capolavoro di un autore che si conferma come uno dei più grandi scrittori di mystery." La sinossi in lingua originale fa anche una breve sintesi della trama. La prima cosa che mi incuriosisce è la traduzione del titolo che da "The Footprints of God" passa al più asettico "Il progetto Trinity". Ora, non vorrei essere troppo maliziosa ma, alcuni contenuti del libro sull'essenza di Dio sarebbero un tantino in rotta di collisione con l'ortodossia cristiana. Faccio un esempio: Penso che creare significhi fare qualcosa che prima non esisteva. Se Dio è perfetto, l'unico modo per cui possa veramente creare è fare qualcosa di separato da lui. Quindi per definizione la sua creazione dev'essere imperfetta. Capisci? Se fosse perfetta, "sarebbe" Dio. Altri passi, concettuali e descrittivi della vita di Gesù Cristo, sono altrettanto problematici e provocatori.Faccio a questo punto un parallelo con altre due opere che impostano i loro contenuti di natura religiosa su visioni che la Chiesa fermamente respinge e cioè: "Il Vangelo secondo Gesù" di José Saramago, che ritengo un capolavoro, e "Il codice Da Vinci" di Dan Brown. Su questi autori il Vaticano si è scagliato con pesanti anatemi. Anche in questo romanzo (fiction, notare: fiction), ci sarebbe sufficiente materia per aver lo stesso trattamento. (Ricordo ancora come il potere ecclesiastico si sia espresso il giorno della morte di Saramago, ovvero senza il minimo rispetto nemmeno di fronte alla morte dell'autore. Evviva la pietà!). Passando invece al tema del potere che assumerebbe il supercomputer che fagocita tutta la conoscenza dell'uomo, Iles pone il problema della gestione dei dati e della forza che ne consegue a chi se ne impossessa. Può questi diventare Dio? Può assumerne l'essenza? La conoscenza può diventare autocosciente? La trama è avvincente, ben strutturata e ricca di rimandi scientifici: dalla biologia, alla fisica, alla psicologia all'astronomia, alla filosofia. Tutto risulta molto inquietante e complesso, come espresso nel riferimento iniziale, ma il finale vi sorprenderà. Da leggere.
The Johnny Depp* movie Transcendence suspiciously mirrors the plot of this book - Nerd scientist puts his consciousness into a super-computer; bad stuff happens. I saw no mention of this book as the source material anywhere in connection to the movie. I guess this is a good thing because this book is horrible, but couldn't they at least steal a better storyline?I generally don’t go by review blurbs on the cover of books, but I noticed (after I bought the book) that no reviewer had anything nice to say about this tome. No New York Times, no Entertainment Weekly, no People magazine; the only people pimping this book were fellow authors. Not usually a good sign. I liked Greg Isles’ The Black Cross. It’s a taut and entertaining WWII era thriller, so I wanted to check out something else he had written. I was at a thrift store and saw several of his books. I picked up this one and another. I should have read the other one.This is Michael Crichton-lite; one of those techno-thrillers that borrow concepts from the headlines, in this case, a super-duper computer that will control everything – a new weapon. It mixes half-baked theology with some sci-fi-pseudo-quantum physics. It’s like mixing scotch and vodka and hoping that the result will be palatable. It isn’t.**The protagonist goes from nerd scientist to Bourne/Bond in a matter of days - quite a transformation. Then there’s the requisite chase across the country by quasi-government agents, meh! Just what happens when super-duper-computers go amok, well in Star Trek, Captain Kirk would talk it down with kindergarten logic.*** Or Mathew Broderick can ask it to play a game of Tic-Tac-Toe. I would have preferred either ending.*He's no Jeff Goldblum.**You must trust me on this.***You would think it would have been Spock, since he had the whole inbred-logical thing going for him.
What do You think about Dark Matter (2007)?
Somewhere out there, right now, the NSA, the CIA and a top secret group of quantum physicists are trying to build a computer that can hold a human soul and talk to God. At least, that's the premise of Greg Iles' The Footprints of God. It's not as kooky as it sounds. Pursued by the NSA and the military, with only his psychiatrist to help, a professor must prove his sanity and unravel the mystery of his complicated nightmares, a side-effect of his work, all while trying to stop a supercomputer with a God complex from destroying the planet. Similar in theme to Dan Brown's work, yet better written, this novel tackles issues of religion and modern science with a fast-moving, engaging plot. Iles is what Michael Crichton wishes he were.NC
—Nathan
è la prima volta che mi trovo a recensire un libro. partiamo dalla principale domanda che coinvolge il protagonista, che è la domanda universale per eccellenza: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo? presente, passato e futuro racchiuse in un quesito al quale nessuno puo dare una risposta valida. La paura della morte, che annulerebbe ogni senso della vita umana è per certi versi addolcita dal concetto di qualcosa di onnipotente che può sfuggire ad ogni legge della natura: dio.Lo stesso Dio che in certi tratti si rivela al protagonista permettendogli di evitare la distruzione degli stati uniti e forse anche del mondo. In che modo? attraverso i sogni, quella connnessione che unisce razionale con l'irrazionale, unisce l'uomo con la coscienza, e forse anche con dio. La storia in sè porta alla riflessione di temi che vanno dalla religione alla politica, dalla filosofia all'astronomia. Tutto sommato la lettura è scorrevole tranne verso la fine quando si danno spiegazioni di tutto ciò che si è verificato fin dall'inizio. Per capire l'inizio bisogna capire la fine...
—Giuegi
La storia è quella del solito scienziato con vita triste che viene assoldato in progetto ultrasegreto per creare il solito computer che prenderà il sopravvento sul mondo (ve lo ricordate il Multivac di Asimov?). Con i soliti correlati e cioè storie d'amore tra persone che credevano di averci messo una pietra sopra e il governo che tenta di insabbiare tutto. Ora le crisi mistiche del tizio in questione mi sono quasi sembrate proprio aggiunte in seguito per poter appunto riallacciarsi al filone chiesa cattiva e segreta che attualmente spospola, ciò non toglie che il libro non è proprio nè scorrevole nè "leggevole". Storia brutta e accrocchiata. Evitatevelo o regalatelo a qualcuno che non vi piace.
—GONZA