Das Haus Der Vergessenen Kinder Thriller (2008) - Plot & Excerpts
Christopher Ransom si presenta al pubblico con una opera prima che lascia il segno. Leggendo i pochi riferimenti biografici reperibili online, si apprende che la sua scrittura è stata influenzata da scrittori del calibro di Dan Simmons, Stephen King, Clive Barker e Jack Ketchum, ma questo lo si sarebbe intuito anche soltanto leggendo il suo libro. La casa dei mai nati raccoglie in una unica storia una serie di cliché che hanno fatto la fortuna, soprattutto nella cinematografia degli anni ’80, delle più celebri storie horror: case stregate, fantasmi, bambole che si animano durante la notte, dottori pazzi, torture e presenze inquietanti che appaiono riflesse negli specchi. Non bisogna però credere che abbia attinto a piene mani a tutti questi clichè senza lasciare un segno del proprio ingegno. Come un regista diligente che si trovasse impegnato a dirigere i migliori attori sulla piazza, così Ransom combina insieme tutti questi aspetti del genere horror e li amalgama con sapiente cognizione per dare vita ad una storia che è di per sè originalissima.La vicenda si svolge in una tranquilla cittadina del Wisconsin, dove Conrad e Joanna si rifugiano per cercare di risanare il loro rapporto in crisi. Una eredità improvvisa riempie le tasche del giovane Conrad e lui, quasi d’istinto, acquista una magnifica casa dell’Ottocento, che era stata un rifugio per giovani ragazze madri. Joanna non è molto convinta dell’acquisto e infatti preferirebbe rimanere a Los Angeles, teatro della sua frenetica vita da donna in carriera. Ma Conrad la trascina con sè, in fondo lui ha sempre desiderato vivere in campagna. Appena completato il trasloco Joanna accetta un incarico che la porta a lasciare la casa per un lungo periodo. E Conrad rimane solo con i suoi due fedelissimi cani. Tutto sembra procedere per il meglio, nonostante la lontananza della donna che ama, finché il precedente inquilino della casa non lascia un dono a Conrad: un album di vecchie fotografie che ritraggono le donne, levatrici e ragazze incinte, che abitavano nella sua splendida villa. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che in una foto di centocinquanta anni prima, Conrad riconosce il volto di Joanna, che lo fissa attraverso la carta ingiallita con uno sguardo colmo d’odio. Da lì in poi inizia una vera e propria parabola di terrore che porterà Conrad e i protagonisti della storia ad un epilogo tremendo.Personalmente ho trovato molto Lovecraftiani tutti i personaggi del racconto. Ognuno di loro è schiavo del proprio destino, impegnato in una lotta inutile contro un nemico implacabile che non lascia speranze di vittoria o possibilità di redenzione. Lo stesso protagonista, Conrad, è al centro di una corsa in discesa verso la follia. Ogni suo gesto, ogni sua decisione lo spinge sempre un po’ più in fondo, facendogli perdere il contatto con la realtà. Ed è proprio questo suo lento ma continuo scivolare verso l’oblio che accompagna il lettore per tutta la storia, lasciandolo, pagina dopo pagina, con un senso di smarrimento e di angoscia, in attesa del finale liberatorio, qualunque esso sia. Don't judge a book by its cover, right? Well, this cover grabbed me. It's spooky to say the least, and then the title--THE BIRTHING HOUSE--just added to the mystique. Having never read anything by Christopher Ransom, I was willing to give it a try. Plus, I love creepy old houses. While the story is definitely in line with your classic paranormal--husband and wife have a strained marriage, they make a decision to move from California to Wisconsin after his father dies in a untimely electrical accident only to end up in a haunted house--I felt there were too many things going on to really find the actual story. Told mostly from the POV of the main character, Conrad Harrison, we learn the house he has recently purchased has a long history of being a "birthing house" at the turn of the 20th century. Women from various cities, farms, etc. would travel to this place to give birth with the assistance of midwives and a doctor. What I believe the author intended: there can be a haunting--or at least trouble--through not just death but birth as well. What comes across instead is a twisted, convoluted story that I had difficulty following at times. Some earlier set-up was never really played out, leaving a few things hanging, at least from my perspective. Some of the main charcter's actions were not always consistent with the way the story was progressing, causing me to scratch my head, "Why is he doing that? That makes no sense." Also, I was a little turned off by the sex in the book. Sometimes, it felt just a little too graphic.The back of the book compares this book to Stephen King's THE SHINING. And while THE BIRTHING HOUSE *is* creepy, Stephen King seems be a in league all his own.
What do You think about Das Haus Der Vergessenen Kinder Thriller (2008)?
Uhh, well. It kept me reading I suppose. If you like cheesy horror movies pick this one up.
—reap3r223
Spannend, gruselig, mysteriös. War unterhaltsam und kurzweilig.
—aryc
Enjoyed the read, disliked the ending.
—DragonAngel