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Fire in the Blood (2008)

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3.8 of 5 Votes: 5
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ISBN
0307267482 (ISBN13: 9780307267481)
Language
English
Publisher
knopf

Fire In The Blood (2008) - Plot & Excerpts

Chaleur du sangStanotte attraverseranno un gran numero di paesini tranquilli, di villaggi sonnolenti, e passeranno accanto alle grandi case silenziose e scure perdute nella campagna: non immagineranno nemmeno che ogni cosa ha una vita profonda e segreta, che loro sono destinati a non conoscere.In un paesino della campagna francese, Issi-l'Eveque, un uomo ormai anziano, Silvio, vive isolato, come un fauno in ritiro, nella propria casa. I suoi parenti, invece, Hélène e Francois, hanno vissuto una vita placida e felice, una vita esemplare, che li rende la personificazione della saggezza.Pian piano l'autrice ci porta a scoprire che le cose non sono esattamente così come appaiono. Apre un contrasto fra vecchi e giovani, riporta alla luce vecchi altarini, provocati dal quel calore del sangue (Come mai dentro di noi si accende un fuoco simile? Una fiammata che travolge ogni cosa nel giro di pochi mesi, pochi giorni, a volte poche ore; poi si spegne. E non resta che fare il conto dei danni ) che, nell'entusiasmo della gioventù, a volte assale una persona sconvolgendone la vita. E la saggezza della vecchiaia si rivela più che altro una pacatezza dovuta al rallentamento del sangue, che segue le pazzie della gioventù e le rinnega.Circondati da un universo contadino che prima di tutto desidera la pace, la tranquillità, che non si parli di sè, i protagonisti svelano gli atti che la bruciante passione li ha spinti a fare. La voce narrante, Silvio, apparentemente è incapace di porsi da una parte o l'altra della barricata. Se davanti alla giovane Colette, disperata per le conseguenze di un suo stesso colpo di calore di sangue, egli sottolinea quanto siano diversi a causa dell'età, e che la sua notte, tranquilla e senza pensieri, sarà migliore, in altri momenti Silvio si rammarica della gioventù perduta e della vitalità che l'accompagnava.Un romanzo senza morale, insomma. Se proprio si vuole estrapolare un messaggio da questo Il calore del sangue, lo si può forse trovare in questo passaggio:"Immaginate un campo al momento della semina, tutto quel che ha in sè un chicco di grano, i raccolti futuri... Bè, nella vita è esattamente lo stesso [...]" "Sì," dissi io "se si conoscesse in anticipo il raccolto, chi mai seminerebbe il proprio campo?". "Ma tutti, Silvio, tutti quanti" rispose lei, chiamandomi col nome che ormai usava solo di rado. "La vita è questo: gioia e pianti. Tutti hanno voglia di vivere, tranne voi."

Silvio is an aging man who claims to have no regrets about his life spent travelling the world, laying women instead of roots. Spending the remainder of his days in a decrepit house in the French countryside, he observes the romances of his young niece with mild bemusement. When love leads to murder, however, Silvio begins to reflect on the differences between an old man’s love and a young man’s love as he reminisces about his own romances.I would like to start by saying this novel was incredibly French, but I can’t exactly define what that means. I felt a connection to this book that I cannot properly describe, either. The narrator, Silvio, is distanced from the story, much like the reader. He observes the plot from afar, not taking it upon himself to get too involved, which leads to an interesting unfolding of information. The book itself was poetic and romantic, and the ending offered several delicious plot twists, creating a very pleasant afternoon read. Though I enjoyed this story immensely, the more interesting story actually revolves around the author’s life. I have a few of Nemirovsky’s books on my bookshelf, and I had read a good portion of Suite Francaise before leaving it in a hotel room in London years ago. I knew she was a celebrated author, but I was unfamiliar with her biography until I started to read this book. Nemirovsky was born in Russia and moved with her family to Paris as a teenager. She started writing when she was 18 and began publishing books with notable success starting in 1927. However, while her writing was on the up-and-up, Nemirovsky herself was not. Despite converting to Roman-Catholicism, Nemirovsky was still considered to be Jewish, and she was unable to publish her work. At the age of 39, she was killed in the Auschwitz concentration camp at the hands of the Nazis. With that kind of history and this level of writing, I am sure this will not be the last Nemirovsky book I read.Fire in the Blood is an interesting book by an incredible author that is easy to get through during a slow summer afternoon.

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El germen que llevó a Irène Némirovsky a escribir esta magnífica novela corta o relato largo (ella misma dudaba) es lo que ella llama el «ardor de la sangre», esa «llamarada de sueños», ese «fuego sordo y oculto» que nos consume en la juventud.Es meritoria la capacidad de Némirovsky a la hora de condensar en tan pocas páginas la historia de dos generaciones de una familia en un pueblo francés. El tema de la novela es la herencia de padres a hijos (en este caso, de madre a hija) de determinados comportamientos y actos de los que uno reniega cuando llega a la edad madura, pero que se perpetúan inevitablemente en la siguiente generación. La novela parte de un fatal accidente y se sirve de la técnica del flashback para poner al lector en antecedentes de la red de relaciones que une a los personajes. Silvio, el narrador, con sesenta años y nada de que avergonzarse, añora el ardor de su sangre en su juventud, un fuego ardiente que ve en Brigitte, Colette, Marc... y que experimentó en sus propias carnes en Hélène. Al final, los secretos, por mucho que uno trate de sumergirlos, terminan por aflorar a la superficie; como los fantasmas del pasado: siempre vuelven.
—Bastet

The setting is the French countryside in the 1930s, a bourgeois farming community. The lives and secrets of an extended family are observed by a peripheral figure, Silvestre. He'd been born in the area, but as a young man he'd chosen a life of restless wandering that lead nowhere, in contrast to his peers' steady movement toward cold, grasping prosperity. Now he has has returned and has settled back in as a single, middle aged man of modest means, living out a sedate, uneventful life. His detachment doesn't last, however as the passions and dramas of young couples around him stir up the longings of his own youth, when he was known as Silvio. The transition from young to old is the main theme I took from the book. There are so many ways to look at this trajectory – naive to sophisticated, self-centred to empathic, impulsive/impatient to patient/cautious, hopeful to resigned, energetic to tired, and - swallowing them all in importance these days – pretty to ugly. This author’s take is the movement from generous-spirited and hopeful to pinched, diminished, dulled: the older person is someone who time has shallowed and shrunk. Finding the forgotten young person inside you is your best hope of revitalisation. "I want to bring that stranger to life" Silvestre declares. The author, in her late thirties, does so on his behalf, by recapturing his youth in writing. The novel has the feel of a nineteenth or early twentieth century play - and apparently the author initially considered writing it in that format (Intro, p. xi).
—Tony

La tesi da cui prende spunto la Nemirovsky per imbastire la trama apparentemente semplice di questo breve romanzo è altrettanto semplice, in superficie: “il calore del sangue” è una febbre che infiamma e brucia l’anima, dura poco, come l’alta marea che arriva, distrugge i castelli e i giochi sulla sabbia e poi scompare all’improvviso come è arrivata. “A vent’anni qualcuno fa irruzione nelle nostre vite. Sì, uno sconosciuto, esuberante e alato, radioso, che ci accende il sangue, ci devasta la vita e se ne va.”Il romanzo inizia nella placida campagna francese dalla vita scandita dai lavori dell’agricoltura, e sembra avviato a un tranquillo sviluppo di una trama fatta di affetti familiari, di solido amore coniugale, di giovani avviati a creare felicemente una nuova famiglia, nell’alveo dei valori profondi trasmessi di generazione in generazione. Uno sfondo un po’ stucchevole, se non fosse che si percepisce un sottofondo torbido, di non detto, di segreti ben custoditi non solo in famiglia ma tra tutti coloro che vivono in quella terra diffidente e schiva. In un crescendo di emozioni pian piano vengono a galla passioni inaspettate, sentimenti mai sopiti, fuochi sotterranei che consumano ed hanno consumato gli animi dei personaggi del soffocante ed ipocrita ambiente della provincia francese. Tutti nascondono, sotto una maschera di perbenismo, uno scheletro nell’armadio che lentamente viene alla luce, a dimostrazione che “non esistono anime semplici”. Una piccola perla di una grande scrittrice, verso la quale non riesco a sentire un’attrazione completa, c’è qualcosa che non mi convince in pieno, non capisco se sia l’eccessiva dolcezza dei toni che a volte infastidisce o cosa altro . Voglio leggere altro per riuscire a capire meglio. Quel che so è che preferisco il modo asciutto ed essenziale di Simenon di rimestare nel torbido.
—Sandra

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