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Read Ladies Coupé (2004)

Ladies Coupé (2004)

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3.52 of 5 Votes: 4
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ISBN
0312320876 (ISBN13: 9780312320874)
Language
English
Publisher
st. martin's griffin

Ladies Coupé (2004) - Plot & Excerpts

Un viaggio in treno in compagnia di altre cinque donne, compagne occasionali per una notte, nel vagone riservato alle ��cuccette per signora�� cui il titolo fa riferimento, �� il pretesto per Akhila, la protagonista del romanzo, per riconsiderare la propria esistenza sacrificata al bene della famiglia di origine e l'escamotage per l'autrice per tratteggiare i ritratti di sei donne indiane diverse tra loro ma unite dalla propria condizione - non proprio occidentalmente esaltante - di donne.Donne che rivendicano la propria unicit��, stanche di essere considerate tali, da se stesse in primis, solo in funzione del proprio ruolo di figlie, sorelle, mogli, mamme, amiche e che vorrebbero per una volta nella propria vita, vissuta solamente in funzione degli altri, porsi al centro dei propri pensieri e delle proprie azioni: libere di scegliere e di decidere.I profumi ed i colori indiani per�� non sono riusciti a prendere il volo nella mia mente e nonostante pensi che la costruzione narrativa di fondo fosse buona, sono dell'idea che non sia stata poi sostenuta da una valida struttura che consentisse al romanzo di non perdere unit�� e armonia.Credo anche che i troppi termini indiani all'interno del romanzo, privi di spiegazioni che mi aiutassero ad orientarmi tra cibi, religione e usanze - il solito glossario a fine libro o anche delle banalissime note di pagina sarebbero state gradite! - non abbiano giovato troppo alla fluidit�� della storia, relegando quasi sempre chi come me non �� conosca l'India proprio come le sue tasche, al ruolo di spettatore, senza permettergli di salire anche lui a bordo del treno per lasciarsi trasportare da storie di un altro mondo e dal lento dondolio dei vagoni.Il fatto che poi, qua e l��, scivoli un po' sul romanzo rosa (oscillando tra i vecchi Harmony e i pi�� audaci Blumoon) e che tutte le figure maschile ne escano piuttosto demolite, penso che possa essere considerato un altro limite di questo romanzo dalle troppe pagine per poche e concentrate emozioni.Forse, riflettendoci a lettura ultimata, posso dire che quello che mi ha stupita ed in certo senso emozionata di pi�� per la sua diversit�� dalle nostre abitudini, �� stato proprio scoprire dell'esistenza in India di queste Ladies coupe, le vetture in cui sul treno �� permesso a donne, bambini e vecchi, di viaggiare separati dal resto della massa: un'attenzione che non si capisce bene fino in fondo se sia poi da considerare un privilegio oppure una discriminazione.Divertente e interessante invece l'appendice che propone alcune ricette indiane a fine libro e che non mancher�� di provare!

The premise is interesting. Six women travelling in a ladies coupé, each taking turns to tell the story of their rebellion and their subsequent empowerment. But the book didn't really wow me. It kept me hooked, but even while I read it, I kept feeling that this book could have been written so much better.First of all, all the six stories seem to be about the same thing in the end. How someone/something tries to keep these women down, how they refuse to be controlled and suppressed, how they face hardships because of this and how they eventually become empowered and definitely wiser. There really could have been a little more variation to the story. Not all Indian girls have to rise up in arms to live a full life. This novel on the whole makes it seem like it's a sad case for women in India. But then I guess that is what the author set out to portray. I'm not sure...but I just felt there could be a little more variety in the stories.Next up, the writing literally made me laugh out loud sometimes. What does "Love is methyl alcohol pretending to be ethyl alcohol" even mean?? The writing just seemed so forced. The one thing that particularly stood out for me were the bad BAD metaphors. Really, you expect better writing from someone who has been recommended by Khushwant Singh (though come to think of it, it seems quite apt...one not-so-good writer recommending another :P).And the end? Badly written. I refuse to believe that someone who has led as conservative a life as Akhila can just one fine day get up and sleep with a total stranger just because some women on some train told her their stories. I don't, in the first place, understand why the writer needed to make Akhila sleep with someone to show that she had finally broken away from whatever was enslaving her. There are other ways you know!All in all, the book did not enrich my life in any way, but I also do not regret reading it. Sometimes you just HAVE to read some "just average" book.

What do You think about Ladies Coupé (2004)?

Akhila è single. Single in India, meglio specificare. In India una donna single è come un elefante bianco: fa scalpore, attira l’attenzione, è troppo strana. Akhila ha dovuto scegliere: alla morte del padre, su cui contava tutta la sua famiglia, le hanno offerto il suo posto all’ufficio delle tesse. Akhila è diventata il capofamiglia, ma solo quando deve pagare i conti, deve ancora seguire i ‘maschi consigli’n dei fratelli, i quali, senza di lei non potrebbero finire gli studi o mangiare. Akhila s’impone una rigida disciplina: benché donna la sua famiglia, che di regola la vorrebbe sposata e fuori dalle balle il prima possibile, senza di lei morirebbe di fame. Per questo Akhila si nega tutto, persino il matrimonio. Però è l’India , gente, Akhila è una ‘fuori-schema?.A quarant’anni l’impulso irrefrenabile di prendere un treno qualsiasi e andare lontano, magari a vedere il mare. Ecco allora le ‘cuccette per signora’, che hanno una biglietteria separata, alla stazione: per donne sole, anziani e portatori di handicap. E’ una forma di cortesia: in India, le donne sono deboli, non autosufficienti, equiparate a chi non sa badare a se stesso e ha bisogno di una corsia preferenziale.Il vagone con le cuccette per signora, nella corsa notturna verso il mare, si trasforma in gineceo, harem, mondo solo femminile dove Akhila cerca di scoprire se è possibile, per una donna, vivere senza un uomo. Cala la notte indiana, afosa e pesante come una coperta d’acqua calda e ci si conosce, per vincere il tedio. Ci sono altre cinque donne nello scomparto, altre cinque storie di donne, che sì sono indiane, ma potrebbero essere anche italiane da come parlano. Provengono tutte da una cultura maschilista e fortemente oppressiva nei confronti della donna, e hanno trovato tutte un modo per conviverci, chi adeguandosi, chi combattendo con le armi concesse loro.Fila via come un treno questo bellissimo testo della Nair, suddiviso in parti narrate dal punto di vista di ognuna delle occupanti delle “cuccette”. Ogni donna una storia diversa, un’esperienza personale, una scheggia d’India negli occhi scuri di bellissime dame con la sari oppure vestite all’occidentale. Ci si riconosce, e si conosce ciò che è nuovo per noi. O molto vecchio.Che ne sarà di Akhila, quando raggiungerà il mare: scoprirà di aver sacrificato la sua felicità e di aver fatto di sé una outsider? Forse. O forse si libererà dai sensi di colpa per aver mancato ai suoi doveri di donna. Non sarà il mare a dirle questo, sarà il viaggio stesso.Un ottimo libro.
—Vittoria Corella

A number of things about this book may seem even alien to a non Indian reader or even to those in India who have been fortunate enough to be born into and raised in open minded circles. However, the women in this book make a decent cross section of women in India. All of these women have not broken away from social norms, they all still live within it to a certain extent, but have decided to give themselves what they most desire in whatever way they saw fit. This book brings out an inherent quality in all women, the ability to be strong for both themselves and others surrounding them and to survive a lot while still retaining their spirit. Regardless of the background or education of these women, none of them were truly liberated until they took matters into their own hands. Liberation is more a state of mind and how much you want it than a given, which is true even in current day India. Meeting these women gives Akhila the final push she needs to stop being apologetic or even guilty for the tiniest moments in her life she might have spent not conforming to society's expectations and do what she feels she needs to do to taste freedom and independence.
—Jyothsna

Scritto con stile scorrevole dove si alternano descrizioni ambientali molto colorate dagli oggetti in uso delle donne indiane, i sari o i fiori carnosi dalle tinte forti che contrastano con i grigiori dell'anima repressa delle protagoniste, che si raccontano le rispettive vite durante un viaggio notturno in treno. Ciascuna soffre della subalternità sessista e lotta contro la povertà o il pregiudizio, non tanto diverso da quello che si poteva vivere da noi ancora nella metà del secolo scorso.Molto forti e toccanti le esperienze di violenza. Per tutte tenace il desiderio di riscatto e di emancipazione e ciascuna, a modo suo, la raggiunge, se non altro nella convinzione della propria unicità.Ammetto che non è il genere di romanzo che preferisco, ma l'autrice riesce a dare ai personaggi una caratterizzazione decisa. Questo soprattutto il pregio del libro.
—Emanuela

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