What do You think about No Place To Run (2010)?
Il libro complessivamente mi è piaciuto ma con alcune riserve che credo riguardino più la traduzione e l’adattamento italiano che il libro in se.Questo è uno di quei casi in cui mi piacerebbe leggere anche l’originale per capire che effetto mi fa! Provo a spiegarmi, mentre la parte di azione è resa bene le parti che riguardano il rapporto di coppia o la vita famigliare mi sono risultate un po’ indigeste, vuoi per l’uso di termini per me non adatti vuoi per il continuo uso del termine mica, scusate è più forte di me, già lo sopporto a stento nel parlato in un testo scritto non lo reggo proprio, forse perché nella mia testa sento la voce della maestra delle elementari che dice il mica è morto! Tornando invece alla storia Sam non mi aveva particolarmente colpito nel primo libro, è il fratello maggiore con manie di controllo! Finalmente ho capito che Garrett è il secondogenito e Donovan è il terzo e anche le due squadre cominciano ad assumere connotati più specifici, soprattutto quella di Steele.Simpatico il siparietto tra PJ, Cole e i lacci delle scarpe!L’inizio è particolare ma funzionale a tutto lo sviluppo della trama, Sophie è un bel personaggio, fondamentalmente buona ha dovuto costruirsi una corazza intorno per poter sopravvivere nel mondo del padre, in cui anche la minima debolezza poteva significare la morte. Sophie all’inizio cerca Sam per avvertirlo della minaccia che incombe su entrambi e resta spiazzata e affascinata dalla sua famiglia. Il rapporta tra i due non è dei più semplici, entrambi non sanno se e quanto fidarsi dell’altro, e si sentono traditi in un paio di circostanze. Nel loro rapporto a dominare è sicuramente l’attrazione fisica e il desiderio di proteggere la bambina ma c’è anche tanta tenerezza.La parte suspense mi è piaciuta, non mi aspettavoATTENZIONE SPOILER!!!che il padre di Sophie fosse ancora vivo, anche se non per molto, ma io me lo sono giustificato con il fatto che così vengono a mancare i motivi per cui Sophie si sente in colpa e inadeguata.
—genessse
Secondo capitolo della saga dei fratelli Kelly, una famiglia tutta al maschile con tanto di mamma davanti alla quale questi ragazzoni duri e coraggiosi si sciolgono e tornano quasi bambini. In “Nessuna via di fuga” tocca all’ombroso Sam che durante una missione ha avuto un breve flirt con la cameriera Sophie. Tuttavia, Sophie vera cameriera non è, perché trattasi invece della figlia di un pericoloso trafficante d’armi a cui Sam e fratelli stanno dando accanitamente la caccia. Dopo cinque mesi dalla brevissima ma caliente relazione, Sophie si presenta da Sam con tanto di pancione. Ta da da dan… Cosa fare a questo punto? Come si comporterà un vero uomo in tali spinose circostanze? Lo immaginerete di sicuro, e immaginate bene, perché le cose andranno in effetti così come si può indovinare. Sinceramente mi è rimasto piuttosto oscuro il punto in cui Sophie ha timore di confessare a Sam di aver ucciso il proprio padre, un tiranno sanguinario che le ha sempre fatto del male. Infatti lei ha paura di essere giudicata malamente (proprio da Sam che per professione ognuccide i cattivi) Mi è sembrato un mentire ingiustificato volto solo a creare un ostacolo fra i due personaggi, ma non pienamente coerente, insomma quegli stratagemmi che non si reggono poi tanto in piedi sulle loro gambe. Per l’uccisione di un criminale senza scrupoli che ha anche costretto la figli a prostituirsi, avrebbero dovuto dare alla ragazza la medaglia al valore! La seconda parte del romanzo procede con una certa lentezza e sinceramente mi ha anche un po’ annoiata, l’ho trovata un po’stagnante, almeno fino al colpo di scena verso la fine che un tantino mi ha risvegliata. In conclusione, ho apprezzato molto di più il primo romanzo della serie, e ho trovato questo discreto, ma ora aspetto gli altri perché questi fratelli Kelly sono parecchi (numericamente, credo cinque o sei) e secondo me possono riservare piacevoli sorprese.
—Dawning_Rose
Much better than the first book on the series.
—izmir
Voglio subito il terzo!
—Tuba