The River At The Center Of The World: A Journey Up The Yangtze & Back In Chinese Time (2004) - Plot & Excerpts
viaggio nella storiail racconto è interessanteogni tappa indica un passo indietro nel tempo, lungo la risalita del fiume che, simbolicamente rappresenta la macchina del tempo della Cinai villaggi e le città sono i segnalibri del racconto, la storia è l'unica protagonista, mentre chi la racconta non può fare a meno di spiccare per la pochezza delle sue riflessioni e per la rigidità, tipicamente inglese, di chi si sentirà sempre al centro del mondo e non riesce a vedere al di là del suo naso...la Cina ha una storia millenaria, ma non si fa altro che parlare dal punto di vista di chi l'ha colonizzata, sfruttata, distrutta e adesso la giudica, il punto di vista cinese è affidato a una donna il cui nazionalismo viene compreso poco, e la cui modalità di distinguere le cose tra quello che dicono gli inglesi e come le stesse cose sono state vissute dai cinesi, viene bollata come rigidità...ps. non sfuggono nemmeno gli italiani: un poveretto, solo perchè euforico e di carattere espansivo, che commette l'errore di ospitare questo pedante inglese, viene definito un po' pazzo...certo se la sanità mentale viene misurata con la freddezza...prendiamo ad esempio la faccenda della diga delle Tre Goleil nostro (poco) simpatico anfitrione ci porta nei pressi della località, ci fa sapere che lui, anche se stanno navigando con uno straripamento del fiume in corso, non vede tutto sto dramma e insinua che il governo stia gonfiando l'impatto dell'esondazione per ricevere l'approvazione internazionale al progetto, osteggiato dai più della costruzione della famosa digaora1) può anche essere che le cose stiano così, ma andrebbe dimostrato e argomentato un po' meglio che con un semplice "a me non pare tutto sto dramma" altrimenti sei alle insinuazioni e le tue valgono quanto quelle di chiunque altro2) non so se il fatto che Stati Uniti e altri paesi europei abbiano espresso dubbi sull'opportunità di costruire questa diga abbia un vero senso, cioè perchè mai questi paesi dovrebbero avere voce in capitolo sulla deviazione del corso di un fiume dall'altra parte del mondo?3) intanto lui imperterrito non ci fa sapere niente della feroce opposizione interna dei cinesi allo stesso progetto, cosa che posso aver appreso da Jia Zhang-ke nel film Still Life, che ha vinto il Leone d'oro a Venezia nel 2006, quindi tipo dieci anni dopo i fatti narrati da questo presunto cronista che era là e che non si è accorto che i cinesi osteggiavano la costruzione della diga, però ci dice tutto di quello che ne pensano gli Stati Uniti, notizia questa che, oltre a essere per me di scarsa rilevanza, potrei reperire in ogni momento, magari tu che sei in Cina ti degneresti di raccontarmi quello che ne pensano i cinesi?poi passiamo a parlare del Tèscopriamo così che quello indiano, quello nero che bevono gli inglesi, è migliore di quello verde cinese, che ci dice questo fine intenditore è un tè morto, e in Cina manco lo fanno più perchè le guerre dell'oppio, che sono state iniziate dagli inglesi proprio perchè non potevano pagare il tè alla Cina, hanno totalmente distrutto il mercato cinese del tè, e siccome gli inglesi si sono accorti, dopo aver rovinato una nazione, che il the che piace a loro lo potevano coltivare in India che era già in loro completo possesso, allora hanno spostato la produzione là e fine dei giochi!capito? adesso sono gli inglesi che decidono dove si deve produrre il tèmeno male che io lo compro lo stesso quello verde, cinese, che casulamente è più vivo del nero perchè non è fermentato, e nella mia beata ignoranza lo preferisco anche...aggiornamentodopo un siparietto sul tè si torna a parlare della diga, stavolta con un monte di dettagli tecnici, alcuni chiarimenti sulla posizione degli investitori esteri, manco nominati nel capitolo dedicato in precedenza, e sui cinesi che si sono opposti alla costruzioneinutile dire che gli oppositori sono spariti nelle prigioni del regime e che evidentemente Jia Zhang-ke deve aver lavorato di nascosto...la diga si è fatta, come sappiamo tutti e i villaggi minacciati di estinzione sono stati cancellati dalla faccia della terra, piante e animali compresi...
Mr. Winchester did a very good job of taking me along with him as he embarked on this remarkable adventure. I learned quite a bit about China in 1995, the year the book was written, as well as a good dose of Chinese history as it unfolded along the Yangtze River, one of the great rivers of the world without doubt. Winchester found much to criticize in the conditions he encountered along the way and he did so with no signs of ill intent. The picture of the great destruction of the Chinese environment is well described with many examples. I learned much about the 3 Gorges Dam, an action of incredible pride and ignorance, that cause 1.3 million people to be relocated. It is projected to offset a tremendous amount of coal combustion pollution if it can survive the effects of future earthquakes and landslides. The journey's end, in the high plateau of Tibet, brought to another level of awareness the reality of China's encroachment into the area as well as the nature of the incredible landscape and people of the region. Having also read Winchester's incredible "Krakatoa", I will certainly be looking for more Simon Winchester.
What do You think about The River At The Center Of The World: A Journey Up The Yangtze & Back In Chinese Time (2004)?
THis is a terrific travel narrative, one of the best I have read. Winchester is the author of the famous "Professor and the Madman". He is an accomplished writer and master story teller. Here he journeys along the Yangtze, from its mouth near Shanghai to its origin in Tibet. China's recent experience with the West also followed this route, from the sea port harbors to the hinterland, and his trip allows him to unfold that story too. Winchester travels with a strong willed Chinese woman interpreter. Along the way they encounter many characters and visit many historical sites that evoke interesting side tales. His descriptions are evocative and I found myself going to maps and online to see some these places for myself. This is a great read.
—Jrobertus
Inspired by Ten Thousand Li up the Yangzi River by Wang Hui, a 53 foot long scroll painting, Winchester decides to travel from mouth to source of the Yangtze River, a journey of some 3900 miles.The trip was undertaken mid 90's which is relevant for the water levels and accessibility of the river, as the Three gorges Dam was partly constructed, but at this point only quite low.Well written, and kept at an enjoyable pace, the intent was the further up the river he travelled, the further back in history the story would delve. It sort of worked out that was, but of course the story was influenced by the geography.He does a fine job of briefly telling some of the history of the region and of China in general, and does a good job of explaining the often complex situations in a readable and understandable way.This, like most of his other travel works is a success for me,probably his best along with Krakatoa.
—Daren
The edition of this book that I read had a new afterword by Winchester bringing some of the issues around the river and his trip up to date.Winchester has visited China often and his knowledge of the language assists greatly in both facilitating this journey and informing it. He travels with a guide, Lily, up the river from the mouth to the headwaters. The book breaks the journey into sections, with a map showing the relevant area at the beginning of each section. The trip starts out in the water where the Yangtze waters meet the ocean, and Winchester talks about the major towns that lie along his route, the history of the river, its trade and navigation, and the people he meets. As always in his books, he makes the story interesting, informative and yet not weighed down with too much information. The geography of the river is fascinating and his trip was taken after the Three Gorges Dam project had started, but before it was complete, so this is one of the last glimpses of that section of the river, now buried beneath the waters. I learned interesting tidbits of Chinese history and all kinds of things about the river itself that add to its imagery in the imagination.I highly recommend this to travellers, historians, and just those who like a good story.
—Shonna Froebel