Che cosa vuol dire essere americane e al contempo metà ebree e metà afroamericane? Che cosa significa andare a fare un viaggio in Africa alla ricerca di se stessi e cercare la propria identità? Che cosa è uno scontro di civiltà?Il libro tratta di questo e altro ancora, ed è un romanzo breve a metà tra il rosa, il romanzo di formazione e di avventure. Sicuramente ha un posto di primo piano la storia d'amore della protagonista americana con un ragazzo keniota, che sorge spontanea e forse un po' troppo subitanea e idilliaca per risultare credibile. È un buono sfondo però per descrivere l'impatto che ha la ragazza con l'Africa: lei nera, ma bianca dentro, intrisa di pregiudizi suo malgrado o soprattutto di immagini edulcorate del continente nero. Sente una vicinanza quasi epidermica con le persone; vuole scoprire, vivere, capire la religione islamica e le usanze delle persone e vi si butta a capofitto immergendosi in un turbinio di sapori, odori e esperienze. Arriva ad accettare in modo remissivo la cultura locale e si trova in una posizione in cui rimane straniera, ma è accolta e stimata. Pensa di aver capito e invece non ha capito nulla delle dinamiche complesse e anche violente che dominano il continente: ha romantizzato l'Africa. Probabilmente non potrà mai rinunciare veramente alle sue libertà e alla sua indipendenza di donna occidentale. E allora... Penso che l'aspetto più interessante del libro sia il problema delle identità culturali e delle diversità: l'autrice riesce ad andare oltre al naif "siamo tutti diversi, ma anche tutti uguali; quanto è bello conoscere nuove culture e imparare nuove usanze!" e altre espressioni politicamente corrette; e va naturalmente anche oltre a idee dell'Africa come di un continente barbaro e retrogrado o della religione musulmana come repressiva e violenta. Mostra invece una grande sensibilità.Certo il libro rimane, come recita il sottotitolo, "a love story" e alcune tematiche che avrebbero potuto essere approfondite sono lasciate pescare dal lettore attento che vuole andare oltre ai bei sentimenti puri descritti. Insomma va bene per chi cerca il romance o per chi vuole avere un approccio disimpegnato con le problematiche interculturali, ma se si è in cerca di una dissertazione più approfondita meglio leggere un saggio ad hoc. This tale of travel, romance, and the chance to leave everything you've ever known behind for the safety and bliss that comes with discovering new lands, new people, and passionate love won me over completely. How could it not, I am in love with love and the strange, magical fix it can have on you, and this book was all that, and not without the sometimes uncompromising reality life thrusts on you, forcing you to reexamine whether love is all you need. This tale takes the reader from America quickly to Africa, then from the cities to the coasts, where the customs of the land are introduced to us in such lush, vivid detail, that we understand why Farida falls almost completely for this new world, and eventually, hopelessly, for Adé. I highly recommend it.
What do You think about Adé: A Love Story (2013)?
This book was quite haunting. I enjoyed the very real and honest feelings described.
—Hersy
Wish this story of love, travel, and identity would have been more fleshed out.
—iamsuper
Brilliantly, enchantingly written. Disappointed in the storyline.
—almers