What do You think about Lady Of Avalon (1998)?
Review from the PFS Book ClubWhat I Liked: This book, unlike the more popular The Mists of Avalon, is swift and uncomplicated. The characters are still interesting - it was especially nice to see Viviane's backstory, since she was one of the characters that made Mists so great, and the plot zings along at a breakneck speed.The three-part book, basically a trilogy of novellas, is smart and different from most books on the shelves these days, so it was a nice change from the usual. And, in general, each of the three parts still felt like the same book and each part was just as solidly written as the others.What I Didn't Like: You ever get the feeling that a book was written just to get it done? Or that perhaps the magic had somehow disappeared after previous books? The Mists of Avalon is a masterwork of fantasy on the topics of gender, religion, and fate versus free will, but all of the other Avalon books I've read have failed to stand up to that original book. Each of them feels like a paler copy of the original.And it isn't really like it's that complicated to see why. Lady of Avalon is sorely lacking in the philosophical debates that made Mists so great. We see some standard duty versus need going on, and perhaps some nature versus nurture, but they simply don't go deep enough. There's not enough time spent on them, and the characters and plot don't seem to care enough about the bigger, universal picture. In Mists, it's a driving force. Here, it's a neat sidenote.Last Thought: A pale imitation of a great work that still manages to be entertaining, if nothing else.
—Drew Patrick Smith
This novel takes us in leaps and bounds up to the beginningish of Mists Of Avalon. There are three parts which cover three timeperiods (quite separated) all falling between 96 AD - 452 AD. The first centres on Caillean who starts a new Sacred community out of the ashes of the old. But she is able to revert the customs to reflect more of the original plan, without the Roman influence. The next part is centered on Dierna. This part is so classic Bradley as the plans made to work the intentions of the Goddess are thwarted left right and centre and result in many heart aches. The Third centres on Viviane - yes, THAT Viviane. We see what made her the woman she was. Excellent love hate relationship detailed here. I'm onto Priestess of Avalon next which actually takes us back to a space inbetween part one and part two in this novel. The story is briefly mentioned near the beginning of Part two. I almost thought to stop this one after Part one, skip over to Priestess and then return to Lady...but I decided that would be cheating.
—Thalia
Lei é una sacerdotessa di Avalon: la più brava, ovviamente, e la più bella, ovviamente. E' anche la cocca della Somma Sacerdotessa, e nonostante la libertà sessuale di cui goda ha sempre un'idea dell'amore casta e pura, da educanda timorata di Dio (o della Dea). Vive ad Avalon, felice nonostante le terribili vicende capitate in passato, fino a che non arriva lui. Lui può essere condottiero, figlio della Somma Sacerdotessa, netturbino: tanto non ce ne importa nulla. Si divide equamente tra l'amore per la gnocca e il potere, e per questi due motivi chiede aiuto alla Somma Sacerdotessa. La Somma Sacerdotessa, che si annoia molto -con tutti quei ridicoli riti druidici, certo che si annoia!- decide di risolvere il problema sacrificando proprio la sacerdotessa prediletta, pur sapendo benissimo che così facendo le arrecherà terribili sofferenze. Lo fa, e si fa prendere dai rimorsi. Le passerà presto, però: la volontà della Dea é quella, e non si può combattere. Non é mica colpa sua, alla fine, se così ha rovinato la vita della sacerdotessa! Eh già, perché la sacerdotessa e l'amato (alla fine, un po' d'amore c'è per tutti) non avranno vita felice. Lui si caccerà nei guai facendo irritare chi non deve far irritare, si invischierà in una battaglia e morirà, lasciando la sacerdotessa in lutto perenne e con un figlio a carico. Le due missioni dell'uomo in questo romanzo, infatti, sono due: ingravidare la sacerdotessa e morire. Il resto é un optional. La sacerdotessa comunque continuerà a vivere, pur non donandosi mai più ad un uomo (eh, no, solo il grande unico amore!) e perdonando la Somma Sacerdotessa che l'ha sacrificata senza troppi problemi. Forse perché sa che anche lei farà così, in futuro. Quest'ultima cosa la scopriremo nel prossimo libro, o nella parte successiva. "La signora di Avalon", infatti, consta di tre parti distinte. Distinte per modo di dire, poi: ricalcano più o meno fedelmente il riassunto che ho fatto qua sopra. E' ovvio che in alcune ci sono differenze su questo o quel punto, ma in generale l'andazzo é quello. La cosa non mi entusiasma molto. Ho apprezzato tale storia ne "Le nebbie di Avalon", ma vedere la versione ridotta e moltiplicata per tre é una faccenda, molto più sgradevole. Basta con le sacerdotesse sfigate! Basta con gli uomini idioti ed erotomani! Basta con le Somme Sacerdotesse che si trincerano dietro la fede per farne di cotte e di crude! Basta con quegli stupidissimi riti druidici! Basta con i cristiani fanatici e i romani insensibili! Ci vorrebbe qualcosa di nuovo. Forse nei romanzi fantascientifici di Marion Zimmer Bradley posso trovarne? Non sono molto fiduciosa, però.
—Surymae