Da come si può notare ho finito il libro in 5 giorni. E' forse il più ricco di eventi, il più martellante, il più sorprendente. A farmi dire questo è probabilmente il fatto che è il primo libro della saga che ho letto prima che venga portato sullo schermo nella serie di Game of Thrones, ma l'ho trovato davvero superbo.Non tanto per gli eventi, o per i personaggi.. quando per il modo di scrivere del signor Martin. Ha una scrittura che io definisco "cinematografica". Descrizioni vivide con poche pennellate e cambi di ritmo e di atmosfera con una maestrina degna di un regista premio oscar. E' vero, ogni tanto si perde in inutili e lunghe descrizioni sull'abbigliamento delle persone (parte dalle scarpe e finisce all'elmo a volte) ma, più spesso, la descrizione è al servizio della scena. Crea la storia e la scenografia, il personaggio e il palcoscenico in cui si muove. E tu ti ci ritrovi dentro. Quando leggi il trono di spade tu sei dentro Westeros con tutte le scarpe. Ed è difficile, in queste condizioni, sia staccartene sia mantenere una certa distanza dai personaggi. Vuoi o non vuoi, buoni o cattivi, ti entrano dentro, li conosci come fossero vecchi amici (o nemici).Il momento più alto di questo tipo di narrazione lo abbiamo proprio ne "i fiumi della guerra". Un capitolo come quello delle "nozze rosse" è un esempio magistrale di scrittura. Talmente vivido,talmente coinvolgente, talmente veloce che ti ritrovi alla fine del capitolo travolto. Una scrittura che parte sommessa a descrivere un banchetto e cresce sempre più in intensità fino a descrivere un massacro. Bum BumInsieme alla frenesia cresce il rumore, le canzoni di gioia lasciano il posto a quelle di guerra. I tamburi continuano a suonare e la fine arriva così rapida che non hai il tempo di reagire. E alla fine ti ritrovi morto (se sei Robb Stark) o spaesato (se sei il lettore). Seconda parte di A storm of swords.La parte del libro che contiene uno degli episodi che mi hanno più colpito di tutto il libro… ma andiamo per ordine.A nord, mentre Jon Snow viaggia verso sud assieme ai bruti, scopriamo cosa è accaduto ai Guardiani: attaccati dagli Estranei sul Pugno dei Primi Uomini, sono stati costretti alla fuga, decimati e feriti. E un vile tradimento ha portato alla morte del Lord Comandante, il Grande Orso.Edd l’addolorato è ancora vivo, così come Sam (che però sta viaggiando per conto proprio, portandosi dietro la giovane moglie di Craster, ucciso assieme a Mormont) che ora è noto come Distruttore dato che con una lama di ossidiana ha ucciso un Estraneo.Comunque i Guardiani rientrati sono pochi, e con la morte di tanti comandanti è Bowen Marsh a prendere il comando, dividendo gli uomini in pattuglie che corpano più Barriera possibile.Peccato sia tutto un diversivo: un gruppo di Uomini liberi e di Thenn ha scalato la Barriera, attraversando il Dono per prendere alle spalle il Castello Nero e aprire il tunnel. Jon è con loro, ma approfittando dell’attacco di un metalupo fugge per avvisare i suoi confratelli del pericolo, e per allestire con loro (anzi, con gli scarti rimasti al castello! Vecchi, storpi, reclute…) una difesa disperata.Mentre è dilaniato dalla sensazione di aver tradito Ygritte, che ritroverà solo alla fine del libro…Ma che metalupo è stato a fornirgli il diversivo?Estate, infatti Bran e i suoi compagni di viaggio sono nascosti in una torre che si erge al centro del lago limitrofo al villaggio dove Jon e i bruti si avventurano. Bran che ha deciso di puntare a nord, oltre la Barriera, visto che Jogen gli ha detto che solo là troverà il corvo con tre occhi in grado di addestrarlo.Davvero una sfortuna che i due ragazzi non si siano incontrati. Martin e il fato sono stati nuovamente crudeli con loro, così come con tutti i piccoli Stark (nessuno sembra in grado di ritrovare i fratelli).Prosegue intanto il viaggio di Jamie e di Brienne, dopo una lunga sosta ad Harrenhall quali ospiti forzati di lord Bolton.Bolton alla fine libera Jamie -ormai storpio grazie ai Bravi Camerati- tentando qualche approccio verso i Lannister, evidentemente non più molto fiducioso del suo Re del Nord che ha perso il Nord.Jamie stesso poi, dopo essersi abbandonato a diverse confessioni mirate -da parte dell’autore- a redimere un poco il personaggio, torna indietro con i soldati di scorta per sottrarre Brienne alle grifie del Caprone.Interessante il lavoro svolto su Jamie, che da personaggio di sfondo privo di spessore si rivela essere stato un ragazzino succube della sorella e delle sue promesse sessuali, malvisto dal re Targaryen e usato praticamente come ostaggio, costretto a osservare impassibile le follie omicide del suo re sadico, passato alla storia come un cattivo per l’atto migliore che avesse mai fatto.Certo, il tutto sarebbe più credibile se Martin avesse mostrato qualcosa di tutto questo fin da subito, invece di aspettare il terzo libro: così sa di ripensamento.Harrenhall… continua il gioco dei mancati incontri.Infatti da Harrenhall era fuggita poco tempo prima Arya, catturata poi dagli uomini di Lord Beric Dondarrion.E finalmente la ragazza incontra il lord della folgore, assieme al suo fidato prete rosso, Thoros di Myr.Compare anche il Mastino, catturato e sottoposto al giudizio divino visto che non ci sono testimoni dei suoi crimini: un duello con Dondarrion, che perde e muore.Il Mastino è lasciato libero, Dondarrion è resuscitato dal prete. Per l’ennesima volta.Dagli scambi di battute tra i due, la cosa non sembra priva di conseguenze per entrambi, sembra che Thoros usi la propria energia vitale e che comunque ogni volta Dondarrion perda parte di sé stesso. Ormai vive e muore per le popolazioni ridotte alla fame e calpestate dagli eserciti. L’unico buono, parrebbe.Comunque il Mastino, derubato dei suoi soldi, si vendica rapendo Arya e decidendo di portarla lui dal suo fratello -che si trova dai Frey per il matrimonio di Edmure- per avere il riscatto. E Arya lotta a lungo, prima di calmarsi quando scopre la loro destinazione.Ad Approdo del re Tyrion si ritrova a dover accogliere la delegazione di Dorne.E scopre con terrore che al posto del principe, la delegazione è guidata dalla Vipera Rossa, la persona che in passato aveva storpiato l’erede dei Tyrell. E al suo seguito, esponenti di spicco di tutte le maggiori casate legate ai Martell.Vuole giustizia per la morte di Elia, come era stato promesso proprio da Tyrion… e questo significa Gregor Clegane. E i suoi superiori.Peccato che Tywin Lannister abbia altre idee, pronto a scaricare la responsabilità su gente già morta per liberarsi di questa rogna. Ma la Vipera accetterà passivamente tutto questo? Da quello che si è visto temo proprio di no.Comunque per una volta Joffrey tira fuori le palle, e attacca verbalmente il nonno. Il vero re dei Sette Regni.Peccato solo non lo abbia fatto spedire in cella.A est, Daenerys prosegue la sua avanzata e conquista città, popoli e truppe. Piano piano sta diventando davvero la Madre dei Draghi, Liberatrice di schiavi e Signora di Eserciti. Il rapporto con Jorah, evidentemente innamorato e iper protettivo nei confronti della sua regina, si fa sempre più complicato, però.Ci sono anche qui delle profezie, di nuovo fornite dalla vecchia amica di Tom Settecorde:Ho sognato un lupo che ululava nella pioggia, ma nessuno era lì a udire la sua sofferenza. Ho sognato di un tale fragore che pensavo che mi scoppiasse la testa, tamburi e corni e trombe e urla, ma il suono più triste di tutti era quello delle campanelle. Ho sognato una fanciulla a una festa con serpenti nei capelli, e veleno che le gocciolava dai denti. E dopo ho sognato di nuovo quella fanciulla, intenta a uccidere un gigante selvaggio in una fortezza fatta di neve.Parte di questa profezia si capisce bene quando guardiamo a come procede la guerra dei re: su Westeros rimangono quattro re.Stannis si affida a Melisandre affinché muoiano gli usurpatori; Balon, Joffrey, Robb. Non ha le forze per attaccarli, si deve affidare al Dio Rosso.E Balon Greyjoy cade dal ponte che collega le torri della sua fortezza. Fuori uno.Joffrey purtroppo è ancora in vita, come fa notare Davos alla donna quando questa chiede di barattare la vita di Edric Storm con la rinascita dei draghi al servizio di Stannis.E Robb… beh, l’evento cui mi riferivo in apertura era proprio questo.Le Nozze di sangue, il matrimonio tra Edmure Tully e Rosalyn Frey, svoltosi alle Torri Gemelle dei Frey.Un bel banchetto, gioioso come solo il vecchio Walder Frey e la sua ira per l’offesa ricevuta da Robb potevano creare.Un banchetto propiziato da alcune missive ricevute da sud.Un massacro in buona parte inaspettato, inatteso, sconvolgente.Affascinante e ben scritto.Quanti personaggi importanti che se ne sono andati! Tutti i lord alfieri di Robb Stark, i loro soldati, Vento Grigio, Robb Stark e sua madre Catelyn… una mattanza!Per fortuna l’ennesimo incrocio mancato del fato ha fatto sì che Arya e il Mastino arrivassero alle nozze quando ormai stava cominciando l’attacco, così sono riusciti almeno loro a scappare.Parte centrale di un libro, dicevo.Non succede moltissimo, ma tra l’arrivo dei Dorniani, l’avanzata della Regina dei Draghi e le Nozze di Sangue il libro italiano è interessante e colpisce molto.E Martin si rivela un bastardo di prima categoria… poveri i miei Stark…
What do You think about I Fiumi Della Guerra (2000)?
¡Malditos productores! Definitivamente la serie se queda corta.
—tessastylez