Recensione pubblicata sul blog Leggendo Romance e non soloSpinta dall'entusiasmo per gli altri due libri dell'autore ho iniziato a leggere questo nuovo romanzo di Glattauer.Anche se purtroppo questa volta l'autore non riesce a proseguire sulla scia dell'originalità dei precedenti lavori, é comunque un libro piacevole e a tratti divertente anche se un po’ inverosimile.I protagonisti di "In città zero gradi" , Max e Katrin , sono lontani anni luce dalla vivace schermaglia verbale a cui ci avevano abituato Leo ed Emmi. Anche il metodo di scrittura scelto discosta totalmente dal precedente. Avevo trovato particolarmente originale la scelta dell'autore di costruire la storia esclusivamente attorno ai dialoghi (seppur epistolari) dei protagonisti, ci aveva consentito di immedesimarci nella loro storia a tal punto da provare le loro sensazioni...purtroppo questa volta di dialoghi ce ne sono ben pochi, epistolari e non. Glattauer sceglie di narrare le vicende senza usare un punto di vista, ma da esterno, e forse é proprio questo a non riuscire a trascinare totalmente il lettore, a non consentirgli di entrare nell’animo dei protagonisti come era avvenuto con Leo ed Emmi.I rapporti tra Max e Katrin sono realmente pochi, l'unico vero anello di congiunzione tra i due è il bracco tedesco Kurt, il cane di Max. Tutto inizia infatti quando Max, padrone "malcontento" di Kurt, decide di mettere un annuncio per trovare qualcuno che si occupi di lui durante le vacanze di Natale che ha deciso di trascorrere alle Maldive per allontanarsi dalla depressione che questo periodo gli acuisce. All'annuncio risponde la giovane Katrin, anche lei in cerca di un diversivo per non trascorrere il Natale (che coincide con il suo trentesimo compleanno) con i genitori, i quali non hanno altro desiderio nella vita che vederla sistemata con un uomo accanto. Ovviamente Katrin è single, un po' per sfortuna, un po' per scelta.Max è un 34enne irrisolto, con problemi a costruirsi una vita sia lavorativa che amorosa. Ecco veniamo al nodo della questione,la sua vita amorosa...Max ha un "problema" che non gli consente di avvicinarsi quel che basta a per costruire una relazione affettiva con una donna, il fatto è che questo problema gli arriva da un trauma dell'infanzia che ho trovato sinceramente un po' ridicolo, anche se Glattauer riesce comunque a narrarlo in una maniera ironica e leggera , tanto che alla fine mi sono consentita di non pensarci più di tanto.Katrin è una trentenne single, con dei genitori oppressivi per i quali questa sua condizione sembra un loro personale fallimento, tanto da riempirla di sensi di colpa.Il terzo protagonista, Kurt, è un bracco tedesco che si ritrova Max come nuovo padrone e trascorre la vita in uno stato di inerzia totale: dorme tutto il giorno sotto una sedia, si accuccia ovunque senza riuscire più a smuoverlo di un solo millimetro, non gioca, non ha brio....fino a quando non arriva Katrin. Con lei Kurt ha una vera e propria metamorfosi, diventa vivace, gioca , abbaia...insomma un cane in tutto e per tutto. (Ovviamente c'è una spiegazione logica a tutto questo ma non la scopriremo fino alla fine del libro).Come dicevo i momenti di interazione tra Max e Katrin sono veramente pochissimi e tutti avvengono a causa di Kurt. Max lo usa come scusa per incontrare Katrin, mentre Katrin si affeziona veramente a lui...e al suo padrone. Forse Kurt , con i suoi improvvisi cambi di temperamento ogni volta che si trova a passare il tempo a casa di Katrin riesce a mostrare a Max quanto sia piatta la loro vita, quanto Katrin possa diventare importante per loro e aiutarli a trasformare le loro esistenze di piatta sopravvivenza in vita vera e vissuta. Forse è giunto il momento di fare qualcosa per affrontare le proprie paure adolescenziali ed andare avanti.Anche se non ai livelli dei precedenti il libro è comunque gradevole e scorre velocemente. L’ironia e il sarcasmo con cui l'autore riesce a trattare personaggi normali e situazioni di vita a volte anche banali ne alleggeriscono la lettura.Consigliato: a chi vuole trascorrere un pomeriggio con una lettura leggera che parla di una storia d'amore forse un po' scontata ma comunque piacevole.
Gracias a que me he vuelto cada vez una mejor y mas rápida dueña de casa, he podido terminar de leer otro libro en eso de dos o tres días, claro que para que eso ocurriera, me levanté mas temprano, hice las compras de una sola vez y he calculado con reloj los tiempos de cocción de cada alimento para no perder segundo importantes en ir a echar un vistazo a las ollas, por lo que me siento contenta y feliz de mis tiempos record.La huella de un beso es un libro corto, de esos que puedes leer en un viaje o uno de esos que te vienen perfecto en un día de tramites (sobre todo si son en el registro civil, en fonasa o en Ips), dado que es de muy fácil lectura, términos actuales y un método de relato en el que no te pierdes con eso de : ¿quien dijo eso? ¿y por que le respondió así'?. Recomendable de todas maneras para solteros, jóvenes, traumados amorosamente o dueñas de casa con tiempo record como yo.¿De qué trata?Es básicamente la historia de un joven (34 años, no me mires así, eso es ser joven), quien en su niñez, acompañado de su tropa de amiguitos, decidió jugarle una broma a una niña muy gorda (según dice el libro, tres veces mas gorda que lo normal de las gordas), a la que le gustaba mucho comer; el desenlace de la broma culminó con que Max debía darle un beso a “Sissi, la gorda” , a la que la idea la fascino y aprovechó el momento para dar un gran beso, lo terrible es que Max no estaba listo para el gran hedor que venia de la boca de aquella niña y se desmayo, despertando luego de algunos días en un hospital producto de una intoxicación por los gases de Sissi. como es de sospechar, esto le creo un trauma, o como el dice: fobia a los besos y ya sabrás lo triste que debe ser no poder besar, lo bueno es que gracias a la vida y a su perro Kurt conoce a Katrin, una chica nacida en navidad, de profesión ayudante de oftalmólogo, y muy, muy al pesar de sus padres ( aunque no para ella) : soltera a los casi 30 años, quien será fundamental en el cambio en la historia de Max.la historia de esta chica podría ser sin duda la principal, no me extraña que viviendo en un mundo como este, mas de alguna lectora se sienta identificada con ella. Debo decir que ninguno de los protagonista se convirtió en santo de mi devoción, pero de que hay como ellos, los hay.Respecto a Kurt II, es quien se roba la historia, un encanto de perro, descrito en primera instancia como un flojonazo, dormilón, y algo amurrado, un braco alemán de pelo duro, se convierte poco a poco y sin explicación mas que el deseo de tener una “amita” en un vivaracho y juvenil perro revoltoso. Lo que se ve reflejado en las columnas que escribe su amo Max, llamada Esa mirada fiel, en la que precisamente Kurt es el protagonista.El libro transcurre en relatos de ambas partes y se separa por días en cuenta regresiva hasta el día de navidad, por lo que termina en el día 24 de diciembre, precisamente el día del cumpleaños de Katrin.¿Algo mas que decir?No esperes encontrar una historia romántica, eso pasa en otro tipo de libros, esta mas bien es algo realista, esperanzadora y rara, puede pasar, pero no es una de esas historias que un amigo te contaría un viernes por la tarde o sábado en la noche.Lo bueno es que todos terminan felices, no te contare cómo, pero al leerlo te quedaras con una leve sonrisa.
What do You think about La Huella De Un Beso (2011)?
Inhalt:Max will dem jährlichen Trubel um Weihnachten aus dem Weg gehen, deshalb entschließt er, über die Festtage auf die Malediven zu fliegen. Wenn da nicht dieses kleine Fellknäuel Kurt wäre, sein verschlafener Hund.Also gibt Max eine Annonce auf, um ein Heim für Kurt über Weihnachten zu finden.Katrin ist weniger von Weihnachten, als von ihren Eltern und der Tatsache genervt, dass der 24. Dezember in diesem Jahr ihr 30. Geburtstag ist. Deshalb sucht sie dieses Jahr besonders einen Ausweg, um dem alljährlichen Besuch bei den Eltern und deren Wunsch nach einem Schwiegersohn aus dem Weg zu gehen. Da entdeckt sie die Annonce von Max.Meinung:Man hatte mich, nachdem ich das Buch bereits gekauft hatte, vor Herrn Glattauer gewarnt. Ich wusste nicht wieso und da ich das Buch nun schon daheim hatte, machte ich mich ab 1. Dezember auch gleich ans lesen. Die ersten drei Kapitel lasen sich auch ganz gut und durchaus amüsant. Ab Kapitel vier fragte man sich, wie es wohl weiter gehen würde. Ab Kapitel fünf wünschte ich mir das Ende herbei.Müsste ich dieses Buch mit einem Weihnachtslied vergleichen, so wäre es "Last Christmas" von Wham - Wobei ich dem Lied fast mehr Wohlwollen entgegen bringe als diesem Buch. Der Inhalt dreht sich um eine Liebesgeschichte, was ja auch durchaus legitim ist. Nur der Titel ist äußerst irreführend: Denn das einzige, was dieser Inhalt mit Weihnachten zu tun hat, ist, dass diese Liebesgeschichte sich eben zufällig zu Weihnachten ereignet. Ich wollte dieses Buch lesen, da ich mir eine Weihnachtsgeschichte erhoffte. Statt dessen erwartete mich eine Liebesgeschichte, die ja nun wirklich nicht unbedingt mein Metier sind. Und zu allem Überdruss wurde es dann auch noch eine 08/15 Liebesgeschichte, die kitschiger nicht hätte sein können.Also nein, das ist kein Weihnachtsbuch. Für Menschen, die gerne mal Liebesromane lesen, ist es wahrscheinlich durchaus etwas nettes. Allen anderen, die auf der Suche nach einer weihnachtlichen Geschichte zu diesem Buch greifen wollen, rate ich dringend davon ab.Fazit:Eine Weihnachtsgeschichte ohne weihnachtlichen Inhalt, ein Hund, der trotz Titel, keine große Rolle spielt und eine Liebesgeschichte, die vorhersehbarer nicht sein könnte.
—Duesterwald-Online
Sin duda alguna el mejor libro de comedia romántica que haya leído, me encanto en todos los sentidos. Me reí a carcajadas y me enamore de los personajes. La novela esta dividida en capítulos y cada capitulo es un día de diciembre que es cuando se desarrolla la trama, y se podría decir que cada día es contado por uno de los personajes.Max es un periodista, tiene una columna donde narra las aventuras de su braco alemán, eeeeh! aventuras no fuera lo mas exacto, ya que el perro no hace nada, literalmente!. Sin embargo, Max cansado y aburrido decide pasar las vacaciones de diciembre en una playa lejos del frió de la ciudad, pero como no puede dejar al perro abandonado pone un anuncio para ver quien se ofrece a cuidarlo.Katrin es una chica que trabaja con un oculista, pero básicamente ella hace todo el trabajo, cumple años el 24 de diciembre y sus padres se la pasan recordandole que aun no se ha casado y le muestran los hijos del resto de sus primas, ademas tiene un pretendiente que al parecer no entiende que no va a haber nada entre ellos pero que por desgracia es el candidato ideal de sus padres para nuero; así que buscando una excusa para evitar a su familia el día de su cumpleaños decide cuidar al perro, por lo que decide contestar el anuncio.De esta forma estos dos personajes solitarios se conocen, una chispa de atracción surge entre ellos, sin embargo por una serie de mal interpretaciones lo que podría ser una simple relación se convierte en una aventura llena de malentendidos, enredos y demás, donde sin duda Kurt (el perro) hace su papel para ayudar a su amo a encontrar el amor. Y si a todo esto le agregamos que Max tiene fobia a los besos (oh si! literalmente fobia) debido a un trauma de su infancia y cada vez que besa a una mujer le dan arcadas y vomita, ya se imaginaran la clase de enredos que originará.Divertida de principio a fin, lectura ágil, rápida, una vez que empiezas no sueltas el libro hasta terminar, una bonita historia de dos personas que se encuentran por casualidades del destino, sin saber que llevaban mucho tiempo buscándose. Las personalidades de ambos muy bien definidas, me enamore de Max y me agrado Katrin. Me encanto el libro de principio a fin, lo recomiendo totalmente.
—Jessica
Me declaro fan de Kurt! La historia en si es bastante sencilla. sentí que el romance se dió muy precipitadamente, pero Daniel me volvió a encantar con su sentido de humor y sus bella prosa.La verdad este tipo de humor (no se si alemán, autríaco, europeo)no es para todo el mundo. A mi en lo personal me gustó, no me reí en voz alta (como dice la contra portada del libro) pero si logró sacarme muchas sonrisas.Tal vez por la comparación que tengo de Contra el Viento del Norte no le di una mejor calificación, pero fue un libro que la verdad me pareció muy entretenido. Incluso Max me logró hacer suspirar y decir unos cuantos "awwwwww que lindo <3"
—Annette